Prima ancora che un’amichevole di lusso con la semifinalista della scorsa edizione della Champions, Benevento-Roma è stata la celebrazione dell’89° compleanno della Strega. Un evento reso possibile dalla passione del giovane giornalista di Ottopagine Ivan Calabrese, che spinto dalla voglia di conoscere la fatidica data di fondazione due anni fa si recò nell’Emeroteca provinciale e iniziò a sfogliare vecchi giornali per trovare riferimenti più precisi. E, come ha recentemente raccontato lo stesso Calabrese a Roberto Corrado sul sito Cronachedelsannio.it, spuntò fuori un giornale che riportava la data di fondazione della Littorio Benevento, avvenuta il 6 settembre 1929.
Di qui l’idea del presidente Oreste Vigorito di organizzare un’amichevole celebrativa, approfittando anche della sosta del campionato. E l’iniziativa è stata subito sposata con entusiasmo anche dalla tifoseria, in particolare dalla curva Sud, che questa sera, all’ingresso in campo delle squadre, ha dato vita ad una suggestiva coreografia per festeggiare l’89° compleanno della Strega.
La festa, corredata dalla vittoria del Benevento per 2-1 (con reti di Insigne e Asencio), è stata preceduta dal minuto di silenzio per la scomparsa dello storico collaboratore della Gazzetta dello Sport Antonio Buratto, che è stato ricordato anche dai colleghi in tribuna stampa con la deposizione di un mazzo di fiori sulla postazione da cui abitualmente il giornalista assisteva alle gare interne del suo amatissimo Benevento.
Una serata, insomma, contrassegnata dallo stridente contrasto di sentimenti opposti: da una parte il piacere per la celebrazione di un amore immenso e mai scalfito, nemmeno negli anni delle grandi delusioni in Lega Pro; dall’altra il dolore per la scomparsa di uno dei principali cantori delle gesta della squadra giallorossa. Una sorta di freudiana contrapposizione tra Eros e Thanatos che rimarrà scolpita per molti anni nel cuore dei tifosi.