Il finale della gara di ieri con la Sampdoria ha riproposto lo stesso copione del precedente match interno con il Torino: il Benevento, pur essendo in vantaggio e in totale controllo della partita, si è fatto raggiungere in zona Cesarini rischiando addirittura la beffa finale. Se da un lato si tratta di un risultato positivo che serve comunque a smuovere una classifica che ancora arride alla truppa di Pippo Inzaghi, dall’altro resta il legittimo rammarico per aver sciupato una ghiotta occasione per respingere l’assalto delle squadre che inseguono minacciosamente la Strega in classifica.
La vittoria manca dunque dalla trasferta di Cagliari e in queste prime 7 gare del nuovo anno la Strega ha racimolato appena 5 punti (come il Sassuolo dell’ex tecnico giallorosso De Zerbi), facendo meglio solo di Parma, Cagliari (che di punti ne hanno raccolto solo 1) e Crotone (che di punti ne ha raccolti 3).
In questo lasso di tempo si è registrato soprattutto il prepotente exploit del Genoa targato Ballardini (che di punti ne ha conquistati addirittura 14) e c’è stata la progressiva ripresa di Spezia, Sampdoria (10 punti), Udinese (9), Torino, Bologna e Fiorentina (8 punti).
Nulla di particolarmente drammatico, sia chiaro, anche perchè è normale (e addirittura scontato) che nel corso di una stagione si registrino dei cali di rendimento e si inanellino delle strisce non particolarmente esaltanti (basta guardare all’iniziale rendimento della Lazio, e cioè della formazione che nelle ultime 7 gare ha fatto meglio di tutti).
A ciò va aggiunta l’emergenza infortuni che ha privato il Benevento di pedine importanti (Gaetano Letizia su tutti) e di alcuni ricambi che avrebbero potuto far rifiatare i titolari.
Per questo motivo, dunque, sarebbe estremamente sbagliato abbandonarsi a inutili pessimismi, anche perchè se Atene piange, Sparta non ride: il Parma non vince da 13 gare (risale al 30 novembre l’1-2 di Marassi contro il Genoa), mentre il Cagliari non vince addirittura da 14 partite (il 2-0 rifilato alla Sampdoria alla Sardinia Arena lo scorso 7 novembre). Senza dimenticare che il Crotone ha perso 6 delle ultime 7 partite (vincendo, ahimè, solo con il Benevento).
Insomma, testa rivolta all’importante trasferta di Bologna di venerdì sera e pedalare. La partita della salvezza è ancora tutta da giocare.