Oliver Kragl, il tedesco con la dinamite nei piedi

Lo scorso anno, quando un arbitro di Serie B fischiava una punizione in favore del Foggia qualche decina di metri oltre la linea di centrocampo, si potevano osservare le facce preoccupate dei calciatori e soprattutto dei tifosi avversari perchè dal piede sinistro di Oliver Kragl di lì a poco sarebbe partito un missile a velocità supersonica destinato probabilmente a infilarsi alle spalle del proprio portiere.

Ne sanno qualcosa proprio i tifosi della Strega, perchè Dinamite Kragl colpì il Benevento sia all’andata al Ciro Vigorito che al ritorno allo stadio Zaccaria. Due gol che in pratica costarono 5 punti ai giallorossi.

Il prossimo anno saranno, dunque, gli avversari del Benevento a doversi preoccupare dei siluri del calciatore cresciuto nel settore giovanile del Wolfsburg, la stessa squadra da dove nel mercato di gennaio è arrivato Luca Caldirola. Ieri, infatti, Kragl ha superato le visite mediche a Villa Stuart e in serata già scorazzava per il capoluogo sannita.

Nato come esterno sinistro di centrocampo, Kragl nel corso degli anni ha imparato a interpretare anche il ruolo di ala sinistra o quello di laterale difensivo sinistro. Molto abile nel crossare o fornire assist ai compagni, il tedesco, come già detto, si è guadagnato soprattutto la fame di grande specialista nei calci piazzati e nei tiri dalla distanza.

Nelle 186 partite complessivamente disputate tra Bundesliga austriaca, Serie A e Serie B ha messo a segno ben 29 reti e confezionato 36 assist. Un bottino niente male per un calciatore che non gioca in attacco. Scovato in Austria dal Frosinone e transitato brevemente per Crotone, si è definitivamente consacrato a Foggia, città nella quale ha voluto anche celebrare il suo matrimonio con la showgirl Alessia Macari ed è diventato l’idolo incontrastati dei tifosi.

Qui a Foggia la gente mi ama – spiegò tempo addietro  a Transfermarkt.it -. È una cosa incredibile. È una bella sensazione sentire il calore di questo pubblico. Il calcio è questione di testa. Se non ci sei con la mente in campo fai schifo. Quando senti la fiducia hai più benzina, ti senti meglio e puoi dare il 30, 40 per cento in più“.

Quella fiducia e quel calore che ora spera di trovare anche a Benevento, città nella quale ha deciso di trasferirsi per riagguantare quella Serie A. Quella massima serie in cui finora ha potuto giocare solo una manciata di partite mettendo comunque a segno una magistrale punizione a San Siro contro il Milan di Gigi Donnarumma.

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