La sintesi di Benevento-Empoli è tutta nella frase pronunciata dal tecnico Pippo Inzaghi ai microfoni di Ottochannel 696 Tv al termine dell’incontro:
“Forse i troppi complimenti ci hanno dato alla testa, dobbiamo tornare sulla terra e pensare subito al match di lunedì contro il Verona”.
Raramente si era visto un Benevento così “sbadato” da quando SuperPippo siede sulla panchina giallorossa. Lo ha candidamente lasciato intendere lo stesso tecnico, che è apparso molto contrariato dalla prestazione “mentale” dei suoi. E non ha usato perifrasi:
“Quando non ci sei con la giusta cattiveria accade questo. Da una giornata così si può solo migliorare. Penso che gli elogi ci abbiano fatto perdere il senso della realtà. Il calcio è questo. Rimbocchiamoci le maniche e ripartiamo a partire dal Verona”.
Anche lo scorso anno la partenza in Tim Cup coincise con l’eliminazione ad opera di una squadra di categoria inferiore, il Monza di Berlusconi e Galliani che avrebbe poi stravinto il campionato di Serie C. Un precedente di buon auspicio quindi, come ha ricordato lo stesso tecnico piacentino sempre ai microfoni della tv ufficiale del Benevento. Poi ci fu anche la clamorosa sconfitta di Pescara, il vero spartiacque della stagione.
Non tutte le sconfitte vengono quindi per nuocere, anzi è proprio dalle cadute che si può ripartire più forti di prima. La trasferta di Verona e il successivo impegno casalingo con lo Spezia per certi versi hanno la stessa importanza dei due incontri successivi alla disfatta abruzzese dello scorso anno (Empoli e Cremonese). Da lì però iniziò un’altra stagione.
E sempre per apprezzare il bicchiere mezzo pieno c’è da sottolineare anche il ritorno tra gli arruolabili di Nicolas Viola e Gabriele Moncini. Due calciatori importanti, soprattutto per una neopromossa che non può permettersi una rosa lunghissima.
Se son rose fioriranno. Lo capiremo lunedì sera a Verona in una trasferta che si preannuncia tostissima. Gli scaligeri hanno la miglior difesa del campionato con appena 2 reti subite. Juric è un incredibile scopritore di talenti (vedi quest’anno Lovati), oltre che un ottimo plasmatore di squadre di corsa, lotta e marcatura. La trasferta nella terra di Giulietta e Romeo sarà dunque un importante branco di prova. L’importante è far tesoro degli errori commessi.