Nicolas Viola, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, non ha dubbi: con Pippo Inzaghi il Benevento tornerà in Serie A.
“Con lui ho un rapporto molto sincero. Se penso che da bambino avevo il suo poster in camera…”
La squadra è attualmente al primo posto, una posizione meritata secondo il regista del Benevento:
“Sì, e con margini di miglioramento. Possiamo fare di più. L’anno scorso ci è mancata la compattezza. Ora siamo sulla buona strada. Questo Benevento è una via di mezzo tra quello promosso in A nel 2017 e quello beffato in semifinale la stagione scorsa. In estate la società ha fatto bene a non ripartire da zero, la programmazione è positiva. E poi abbiamo valori, siamo molto uniti»”.
Viola poi si è soffermato sui nuovi compagni di reparto Schiattarella ed Hetemaj….
“Sono giocatori diversi, ma con entrambi mi trovo bene. Senza dimenticare Del Pinto. Mi chiedi cosa succederà quando Schiattarella sarà pronto? Bella domanda, ma il campionato è lungo e c’è spazio per tutti, con tanti giocatori bravi c’è competizione positiva”.
E a proposito degli allenatori che ha avuto in passato ha poi spiegato…
“Gasperini è un grandissimo. Però il più forte è De Zerbi: nonostante la retrocessione, con lui abbiamo fatto un calcio divertente. Marco Baroni mia ha fatto crescere molto, gli auguro il meglio: lui fa giocare bene le squadre e ha un ottimo organico, ma la Cremonese arriverà dietro di noi”.
Viola si è quindi soffermato sulla sua specialità, i calci di punizione…
“A Reggio mi insegnavano a tirarle Cozza e Nakamura: una manna dal cielo. Comunque le punizioni vanno studiate, dipende dal piede”.
Un cenno, infine, al primo gol in A. Era un Benevento-Crotone e finì 3-2. Un appuntamento, quello del gol nella massima serie, da rinnovare al più presto…
“In A ci devo tornare. Sono rimasto per questo”.