Quando è stata annunciata la partecipazione del presidente del Benevento, Oreste Vigorito, e del tecnico Pippo Inzaghi alla sesta edizione del Festival filosofico del Sannio organizzato dall’associazione Stregati da Sophia in molti si sono chiesti che attinenza avesse il calcio con la filosofia.
Eppure sarebbe bastato ricordare la celeberrima frase “Chi sa solo di calcio, non sa niente di calcio” pronunciata da Josè Mourinho (non a caso definito il filosofo di Setubal) per comprendere che l’accostamento non è poi così blasfemo e che anche il calcio finisce per intersecarsi con la filosofia.
Inoltre non va dimenticato che Camus fu un gran portiere e che Heidegger da ragazzo fu una discreta ala sinistra, mentre Sartre addirittura affermò in più occasioni che il calcio non è altro che una metafora della vita.
E che la scelta di invitare Vigorito e Inzaghi al festival operata dall’animatrice del festival Carmela D’Aronzo fosse più che azzeccata se n’è avuta la conferma l’altra sera quando la platea del teatro San Marco, composta quasi esclusivamente da studenti, ha ascoltato con grande interesse e partecipazione gli interventi del patron giallorosso (che – va ricordato – è laureato in Filosofia oltre che in Giurisprudenza) e dell’ex campione del mondo.
Il tema della serata era l’armonia e il presidente della Strega non si è lasciato sfuggire l’occasione per sottolineare che proprio questo elemento costituisce uno dei principali segreti alla base della magica annata che sta disputando la squadra giallorossa: “Nel Benevento l’armonia è costituita da tutti le componenti della società, dalla tifoseria, dall’allenatore allo staff tecnico, ai giocatori e alla dirigenza. Quando si gioca, meglio quando si vince, si applaudono solo quelli che stanno in campo. Ma l’applauso va esteso anche a tutti coloro che lavorano nell’ombra: da chi prepara le maglie dei calciatori prima delle gare a quelli che puliscono gli spogliatoi alla fine. È il successo di tutti“.
Un concetto ribadito anche da Pippo Inzaghi che, al pari del filosofo di Setubal, ha dimostrato in questi mesi quanto sia importante trasmettere una filosofia vincente ai propri calciatori lavorando quotidianamente sulla loro testa, oltre che sul fisico, perchè senza il supporto del pensiero l’azione risulterebbe meno efficace.
C’è, infine, anche un altro dato che va senz’altro sottolineato a proposito della partecipazione di Vigorito e Inzaghi al Festival filosofico del Sannio, e cioè il rapporto sempre più stretto tra il Benevento Calcio e l’ambiente circostante. E’ infatti la seconda volta nel giro di pochi mesi che il patron e l’allenatore partecipano a eventi pubblici (a ottobre presenziarono all’evento benefico promosso dal Rotary Club Valle Telesina presso il Grand Hotel di Telese Terme).
La Strega insomma esce dai confini del Ciro Vigorito per proiettarsi nell’ambiente circostante e contaminarlo. Un bel segnale per l’intero Sannio perchè il Benevento in questo momento è il simbolo di un Sud vincente che non ha nulla da invidiare a realtà ben più importanti e consolidate del paese.