Inzaghi: nella partita decisiva schiera una squadra sconclusionata che non fa l’unica cosa che deve, bloccare De Paul, e fa l’unica che non dovrebbe, far scorrazzare De Paul. Rinuncia alla carica agonistica di Schiattarella e alla tecnica di Iago Falque. Rimescola tutto quando è troppo tardi. Sbaglia la partita decisiva. Inadeguato.
Caldirola: forse ha da Inzaghi la consegna di prendere alto De Paul ma non lo prende mai. I suoi movimenti fori tempo e avventati aprono voragini sul centrodestra. E da lì arrivano le azioni dei primi due gol. Confuso.
Dabo: non ha chiaro cosa fare e quel che fa lo sbaglia. Assente.
Becao: falloso e impreciso. Rimediano i compagni di reparto. Scombinato
De Paul: ha una classe superiore a quella dei restanti 21 in campo messi insieme. Lo dimostra. Imprendibile e illuminante.
Musso: rende vana ogni sparuta e casuale occasione da gol dei sanniti. Riflessi impressionanti, mobilità da felino. Inviolabile.
Nuytinck: preciso negli anticipi, sempre nella posizione giusta, poco falloso. Muro.
Lapadula: generoso, abile, responsabile. È il migliore e il trascinatore dei suoi. Mai domo, meriterebbe miglior compagnia e maggiore empatia da parte dei compagni. Monumentale.