“Come farò a evitare che i miei giocatori si distraggano con 15 punti di vantaggio sulla terza in classifica? Con questi”. Apre il telefono, mostra un file, si chiama “Records”: ci sono tutti i primati nella storia della B. “Li stampo e li appendo negli spogliatoi, uno per volta. Dobbiamo batterne quanti più è possibile“.
E’ un Pippo Inzaghi deciso a non mollare di un centimetro quello che emerge dall’intervista concessa oggi all’edizione online del Corriere della Sera. Intervista che parte proprio dall’analisi dei risultati sin qui conseguiti dal Benevento nel corso della stagione:
L’anno dopo Calciopoli, la Juve giocò in serie B con quattro campioni del mondo: Buffon, Del Piero, Camoranesi e Trezeguet, che il titolo l’aveva vinto nel ’98. C’erano anche il Pallone d’oro Nedved, Marchisio, Chiellini. Nelle prime 19 giornate, al netto della penalizzazione, conquistò 44 punti. Il Benevento, che domenica riparte dopo la sosta, ne ha fatti 46: un record. Anche i campani hanno un campione del mondo, però in panchina.
Un Super Pippo deciso a stracciare tutti i record, insomma, ma che nello stesso tempo mostra apertamente anche tutta la sua gratitudine ad una società che lo ha messo nelle migliori condizioni per lavorare:
“Questa è una gran bella società, di categoria superiore. Organizzata, seria, con un presidente eccezionale: Vigorito è una specie di papà. E con calciatori forti, ovviamente, perché senza quelli non vai da nessuna parte. Ma la Juve era di un altro pianeta, ci mancherebbe“.
Di seguito il link per leggere l’intervista completa al tecnico giallorosso: