La pubblicazione delle motivazioni della sentenza della Cassazione sul caso Alyssa potrebbe determinare nuovi clamorosi sviluppi in Serie B. Domani, infatti, la Corte Federale sarà chiamata ad esprimersi sul ricorso presentato dal Palermo avverso la sentenza del Tribunale Federale Nazionale della Figc che, com’è noto, ha determinato la retrocessione dei siciliani in Serie C.
I legali della società rosanero proveranno in pratica ad ottenere un’attenuazione della pena basandosi sul fatto che i giudici della Suprema Corte, stando a quanto scritto nelle motivaziuoni pubblicate ieri, ritengono che “non vi siano elementi obiettivi per ritenere che l’operazione Mepal-Alyssa sia fttizia, essendo stata articolata sul pagamento effettivo di una prima tranche di 4 mln di
euro del debito e sull’assunzione di una personale garanzia fideiussoria di Maurizio Zamparini, che lo esponeva realmente alle pretese dei creditori dell’Us Città di Palermo“.
La tesi dei legali del Palermo
Per quanto spregiudicata possa essere stata, quindi, secondo i legali del Palermo l’operazione non è da considerarsi falsa poichè le altre due tranche del debito sono state pagate e la stessa scadenza finale è fissata al 30 giugno di quest’anno. Su queste basi, dunque, il pool di difesa del club rosanero chiederà di rivisitare la decisione di primo grado, ribaltandola o al massimo comminando una pena più mite, ovvero una penalizzazione in classifica che consenta al Palermo di evitare almeno la retrocessione in Serie C.
In tal caso, il parere “pro veritate” richiesto dalla Figc
al Collegio di Garanzia del Coni verrebbe superato dagli eventi e, conseguentemente il Venezia e la Salernitana sarebbero chiamate a disputare i play out. Insomma, l’ennesimo colpo di scena di una stagione che, nata sotto una cattiva stella, rischia di finire peggio a causa dei continui e clamorosi ribaltamenti.