Contrordine, lo Spezia per il momento è salvo. A sostenerlo è oggi sempre la Gazzetta dello Sport che pure ieri aveva paventato il rischio che la squadra ligure perdesse a tavolino le partite con Livorno e Benevento.
Secondo la rosea, infatti, “lo Spezia può tirare un sospiro di sollievo, almeno per il momento. Dovrebbero essere salvi, e in via di omologazione, i due risultati che il giudice sportivo Emilio Battaglia ha messo sub judice, i successi ottenuti contro il Livorno (il 27 febbraio, 3-0) e il Benevento (sabato scorso, 2-3). I ricorsi presentati, infatti, starebbero per essere respinti. Decisive, in questo senso, sarebbero le informazioni fornite dall’Ufficio tesseramenti della Figc alla Procura federale, a cui il giudice sportivo della Lega B si era rivolto per dirimere la questione. In base al materiale fornito a Pecoraro e girato a Battaglia, l’impiego dell’attaccante nigeriano David Okereke nelle due partite oggetto dei ricorsi sarebbe da considerarsi regolare, probabilmente in virtù del visto di esecutività che la Lega B ha regolarmente concesso al giocatore perché potesse scendere in campo. Oppure, non sarebbe sufficientemente probante la circostanza opposta dal Livorno nel suo ricorso della partecipazione del ragazzo – nel 2014, un anno prima del suo sbarco in Italia e del tesseramento con la Lavagnese – al torneo giovanile organizzato dal Rijeka, club croato della galassia del patron dello Spezia, Gabriele Volpi“.
Resta in piedi l’inchiesta sul tesseramento dei baby calciatori
Salvati i risultati fin qui ottenuti sul campo resterebbe, però, ancora aperta la questione dell’inchiesta avviata dalla Procura federale sulla presunta violazione delle norme sul tesseramento sportivo scaturita dall’inchiesta penale della Procura della Repubblica di La Spezia, per cui il gip ha già disposto l’interdizione dalle loro attività del presidente Stefano Chisoli e dell’a.d. Luigi Micheli, e in cui risultano indagati anche il patron Gabriele Volpi, il manager Gianpiero Fiorani e il consigliere Maurizio Felugo.
“Secondo i magistrati spezzini – si legge ancora sulla Gazzetta -, Volpi e i suoi sodali in spregio delle norme sull’immigrazione clandestina e sul tesseramento sportivo, avrebbero messo in piedi un vero e proprio sistema di reclutamento di giovani calciatori nigeriani, fatti transitare tutti per l’Abuja Football Academy, portati in Italia non ancora maggiorenni come «dilettanti extracomunitari mai tesserati per una federazione straniera», parcheggiati in club satellite prima di passare nello Spezia e finire sul mercato per realizzare ricche plusvalenze. Un sistema su cui stanno indagando privatamente anche alcuni club di B che hanno inviato propri emissari in Nigeria a caccia di prove. In ballo ci sono diversi punti di penalizzazione, logico che in molti si siano ingolositi.”