L’ultima volta che Pippo Inzaghi mise piede nello stadio Dall’Ara fu il 27 gennaio 2019. Quel giorno contro il Frosinone allenato da Baroni si registrò un vero e proprio tracollo per i colori rossoblu. “E’ ai titoli di coda l’avventura di Inzaghi, col nome di Mihajlovic che prende quota. Senza idee, senza guida, senza gioco, tradita da tutti, a partire da Mattiello che si fa improvvidamente cacciare dopo 14′ lasciando il Bologna in balia della confusione” scrisse lapidariamente Luca Bortolotti su Repubblica. Il tutto sotto gli occhi del patron Joey Saputo che, sia pure a malincuore, si vide costretto a dare il benservito a SuperPippo.
L’unico esonero della sua carriera e una cicatrice che il papà Giancarlo ancora ricorda con dolore, come ha confessato nei giorni scorsi all’edizione bolognese di Repubblica: “Bologna ce l’ho nel cuore. Siamo emiliani e viviamo a due passi da Piacenza. A Bologna e ai rossoblu vorrò sempre bene, nonostante quell’epilogo. Fa parte del gioco purtroppo. Sappiamo tutti che che quando è andato via Pippo, la rosa è cambiata molto. Però non starei a fare polemiche: i dirigenti sono tutte persone perbene. E poi conosco Sinisa Mihajlovic dai tempi in cui giocava assieme a Simone alla Lazio, non posso che avere piacere per lui. E poi, ripeto, a Bologna sarò sempre legato“. Parole che aiutano a comprendere anche perchè l’ex bomber del Milan e della Nazionale rifugge sempre dalle polemiche, anche quando viene tirato dentro per i capelli. Questione di educazione, valori e modelli comportamentali ereditati dal genitore.
E anche ieri, nel corso della conferenza stampa di presentazione della partita, Pippo Inzaghi non è venuto meno al suo proverbiale stile: “Penso spesso che senza Bologna non ci sarebbe stato neanche Benevento. E allora tornare lì è sempre un piacere per me, al di là di come andò a finire. D’altro canto dirigenti e tifosi mi hanno voluto bene, ho sempre avvertito il loro affetto e la loro vicinanza incondizionata. Al di là della sfida di venerdì sera, ognuno è contento se l’altro fa bene“. Parole al miele SuperPippo le ha riservate anche al tecnico felsineo Mihajlovic che, nel gioco degli incroci che la vita spesso riserva, qualche anno prima era stato il suo successore anche sulla panchina del Milan: “E’ un grande allenatore e loro stanno facendo bene. Presentarci al Dall’Ara con gli stessi punti del Bologna è per noi motivo di soddisfazione, oltre che uno stimolo in più per cercare di fare risultato“.
E peccato che domani sera non ci saranno i tifosi rossoblu sugli spalti a causa delle restrizioni imposte dal Covid. Sicuramente lo avrebbero accolto con lo stesso affetto di quando era alla guida della loro squadra. Un feeling che non verrebbe intaccato nemmeno se, come si augurano i tifosi giallorossi, il Benevento dovesse bissare la vittoria dell’andata, perchè quello fra SuperPippo e tifosi emiliani c’è un legame solido e permeato anche dalla comune appartenenza geografica.