Un misto tra Ilicic (il suo idolo) e Milinkovic-Savic. Così Felice Piccolo, lo scopritore di Dejan Vukic, definisce oggi il suo pupillo sul Corriere dello Sport. E aggiunge, per chiarire meglio il suo pensiero: “Ha la classe dello sloveno e la fisicità del laziale. Può fare tutti i ruoli del centrocampo, è duttile e con il lavoro di mister Bucchi può soltanto migliorare. Giocare in Italia lo farrà crescere“. Un paragone niente male, insomma, per quello che – sempre secondo il Corriere dello Sport – viene già considerato dagli esperti di mercato un potenziale fenomeno.
L’intuizione di Pasquale Foggia
Dejan Vukic è approdato al Benevento a febbraio a parametro zero, dopo essersi svincolato dai polacchi dello Zaglebie Sosnowiec. Un’intuizione del direttore sportivo Pasquale Foggia, come spiega l’agente Michele Bongiorno: “E’ stato proposte anche ad altre squadre. Siamo stati contattati sia in Serie A che all’estero, ma Foggia ha bruciato tutti sul tempo. E’ stato un grande calciatore e di talenti se ne intende. L’ha visto dal vivo e mi ha detto “portiamolo subito da Bucchi“. La trattativa è stata semplice.
Il gioiellino giallorosso è un classe 1996 e già vanta alcune presenze nell’Under 21 della Slovenia. Ha tanta voglia di sfondare nel calcio che conta. Per comunicare meglio con i compagni ha imparato l’italiano in poco più di un mese. Un dettaglio, quest’ultimo, che testimonia la volontà di sfruttare al meglio l’opportunità in Italia. Un Paese che del resto è già stato il trampolino di lancio del suo idolo Ilicic, con cui condivide pure il fatto di essere transitato anche lui nel Maribor (la Juve della Slovenia). I play off sono alle porte e il carrarmato sloveno, come scrive sempre il Corriere dello Sport, “è pronto a scatenare tutto il suo talento per essere l’arma in più dei giallorossi di Vigorito“.