Archiviata la gara con il Foggia, il Benevento ha ripreso ieri la preparazione in vista dell’insidiosa trasferta di sabato prossimo a Pescara. Molti gli aspetti che mister Bucchi dovrà valutare in questi giorni, a partire dal recupero psicologico dell’estremo difensore Christian Puggioni, le cui incertezze hanno pesato non poco sull’andamento complessivo della gara. Un improvviso ed inaspettato passo indietro rispetto alla gara di Cittadella, dove l’ex portiere della Sampdoria era invece risultato decisivo. A preoccupare maggiormente il tecnico giallorosso sono alcuni errori di valutazione sulle traiettorie alte. Un aspetto che, tra l’altro, era già emerso nella precedente gara casalinga con il Lecce (vedi la rete messa a segno da Fiamozzi). Di sicuro, però, Puggioni non è al momento in discussione, anche perché è uno dei leader della squadra e la sua esperienza rappresenta un’arma in più, soprattutto nei momenti di difficoltà.
Un altro aspetto su cui il tecnico romano dovrà lavorare è quello relativo alla posizione in campo di Antonio Nocerino, ancora una volta apparso in condizioni fisiche non ottimali. Contro il Foggia Bucchi lo ha utilizzato in una posizione leggermente più avanzata per contrastare Deli, la fonte di gioco dei rossoneri. Una scelta che però ha condizionato fortemente il rendimento di Viola e Bandinelli, trovatisi spesso in inferiorità numerica nella zona nevralgica del campo. Il mancato utilizzo del dinamico ed estroso Tello ha inoltre pesato non poco sulla fluidità e velocità di manovra della Strega. Di conseguenza il Benevento solo in pochissime occasioni è riuscito a scardinare il muro difensivo eretto da mister Grassadonia, il cui 3-5-2 è apparso molto più granitico e meno incerto di quello messo in campo dalla Salernitana. Nella prima frazione di gioco, inoltre, non ha funzionato al meglio la catena di destra, dove Maggio ha limitato gli inserimenti offensivi per dedicare maggiore attenzione alla marcatura di Kragl, uno degli elementi chiave della squadra avversaria.
Nel secondo tempo Bucchi ha tentato la carta dello spostamento a destra di Letizia, anche per costringere l’esterno tedesco del Foggia ad arretrare il suo raggio d’azione, ma la mossa ha aperto una grossa falla difensiva a causa degli evidenti limiti di Maggio nell’interpretare il ruolo di centrale nel nuovo assetto difensivo a 3. Di qui la necessità di recuperare al più presto gli infortunati Antei, Billong e Tuia in modo da rendere più efficace il cambio di modulo a partita in corsa, con l’inserimento di un centrale di ruolo accanto a Costa (tra i migliori in campo contro il Foggia) e Volta.
Data l’ampiezza e il valore della rosa, Bucchi dovrà quindi anche valutare la possibilità di utilizzare in certi momenti, in alternativa al collaudato 4-3-3, anche il 3-5-2 (oltre agli sperimentati 3-4-3 e 3-4-1-2) in modo da restringere il campo di azione del poco dinamico Nocerino e sfruttare maggiormente la capacità di spinta di Maggio e Letizia (o Di Chiara), oltre che la forza d’urto di un’eventuale coppia formata da Coda e Asencio.
Insomma, le alternative a disposizione di Bucchi sono tante e sicuramente l’ex tecnico di Sassuolo e Perugia saprà individuare i correttivi mentali e tattici da adottare per rendere il Benevento sempre più competitivo.